Diceva Pasolini che "il sapere non è fatto per comprendere, ma per prendere posizione". Ma questo sapere è effettivamente corretto? Quello che ci viene detto ogni giorno spesso non ha fondamento; e noi, senza occhi e senza coscienza, seguiamo lucciole di pensieri che ci illuminano come lampi nella notte, ma poi si perdono nel buio. Il sapere è veramente sapere? O forse è solo nebbia nel fango autunnale, sconnesso tra informazioni confuse, perso nel marasma odierno di cervelli ciechi nelle proprie opinioni, senza dialogo, senza riflessione. "La gente", quest'organismo senza volto, ha delle idee? Sono idee con un fondamento? Quante volte sentiamo dire che "la gente" crede, fa, pensa, dice. La gente non è altro che uno stereotipo, una generalizzazione inutile che riduce il genere umano a nient'altro che una massa indefinita che agisce senza idee, senza fondamenti. Non trasformatevi nella massa, siate individui! Smettiamola di schedare qualsiasi cosa perché qualcun altro l'ha fatta, basta pensare qualcosa che qualcun altro ha pensato, deve finire l'era in cui si dice quello che qualcun altro ha detto. Innamoratevi del vostro cervello, è il miglior amico che un essere umano possa mai avere! Non fatevi trascinare senza riflettere in delle idee vaste ma vuote, in cui forse, in realtà, non credete; riflettete sulla vita e sulle vostre scelte. Pensate a quello che avete fatto e a quello che avreste voluto fare. E, soprattutto, dubitate sempre di aver ragione.
Elena Belvedere
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