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mercoledì 25 gennaio 2012

La radice di ogni male

Come ci ha insegnato il dottor Freud, più una cosa viene interiorizzata come proibita e più il nostro inconscio ne sarà attratto. Dunque, nell’educazione, qual è la ricetta perfetta? Essere liberali e permissivi, col rischio che i figli vengano su cafoni e maleducati, oppure evitare il più a lungo possibile che i propri “pargoli” entrino a contatto con il mondo esterno? Questo è stato, è e sarà il grande dilemma dei genitori dal XX secolo in poi. Perché il mondo di oggi è troppo libero, è amorale, è senza dio. È un mondo violento, crudo, cattivo. È perverso, è senza limiti, è incontrollabile.

Va bene che dei poveri innocenti ragazzi conoscano la realtà dei fatti? Non è forse meglio farli vivere in Matrix? Mah, a me sembra che il mondo, in fondo, sia rimasto sempre lo stesso. Il mondo è sempre stato libero, la morale l’ha inventata l’uomo stesso insieme con la società, l’espressione “essere senza dio” non ha alcun significato; il mondo per sua natura è violento ed è cattivo, e per quanto riguarda l’aggettivo “crudo”, francamente non riesco a immaginare il mondo cotto. La perversione, che nasce dalle restrizioni della società, c’è sempre stata, fin dai tempi dei ben noti babilonesi. Perciò non è vero che il mondo nella sua essenza è cambiato, ma molto di ciò che prima era sepolto adesso è steso alla luce del sole, grazie all’informazione (che prima, non neghiamolo, non c’era) e anche grazie alla psicoanalisi, che ha soffiato via un po’ di buonismo ed ipocrisia. Andando al sodo l’acqua non è cambiata, il problema è che la fanghiglia adesso viene a galla. E in tutto quel torbidume, ci si chiede: come si fa a trovare la perla? Meglio buttare tutto nella spazzatura, è molto più facile.
Diego Romeo

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